La mia Europa
- Producent: ADELPHI
- Autor: Czesław Miłosz
- Kategorie: poezja , literatura polska po włosku , literatura piękna
- Kod produktu: 9788845906237
- Dostępność: W magazynie
-
cena: 150,10PLN
L'idea di questo
libro è nata nel solaio di una casa sulle rive del lago di Ginevra. Camminando
su tavole di legno scricchiolanti o su pavimenti di mattonelle rosse un po’
consunte, davanti a vecchi cassettoni dipinti, Miłosz sentì che qualcosa gli
stava parlando dal suo passato. Ma subito si accorse di essere muto. «Il
profumo di quel solaio mi era familiare, lo stesso dei nascondigli della mia
infanzia, ma il paese dal quale provenivo era distante e, simile a un
diavoletto che scatta dalla scatola, io mi muovevo secondo le leggi di un
meccanismo impenetrabile per i miei amici ginevrini». Che cosa di preciso
poteva significare la parola Lituania per i suoi ospiti? E che cosa sapevano in
quella Europa idilliaca di quell’altra Europa, dove Miłosz aveva trascorso
decenni di una vita segnata da una successione di orrori dinanzi ai quali «la
parola non può non essere perdente»? Così Miłosz pensò a un libro che lo
obbligasse a svelare almeno una parte di quell’«amaro sapere incomunicabile
agli occidentali» che si era accumulato in lui; un libro che non fosse soltanto
di memorie personali, ma geografiche: il fantasma possente di certe terre che
avevano fatto parte del Granducato di Lituania, quando esso era una potenza ben
maggiore di quella russa, avrebbe continuato a mostrarsi attraverso le vicende
della sua «vita di poeta», e ogni scena si sarebbe prolungata in un cespuglio
di digressioni storiche. Con umiltà, usando i propri sentimenti quasi come
pretesto per evocare quel fantasma di popoli, boschi e vicoli, Miłosz ha
scritto un libro prezioso, il primo forse che dovrebbe prendere in mano
chiunque voglia sapere qualcosa di quella immensa Europa «sequestrata», dove è
d’uso ormai cancellare la storia, il tempo, i nomi, ma dove la complessità e
gli intrecci delle civiltà erano tali che «pressoché ogni uomo che si
incontrava era diverso dall’altro, non per una sua peculiare specificità, bensì
quale rappresentante di un gruppo, di una classe o di un popolo». Chi si è
trovato a vivere, come Miłosz, in quelle terre durante la prima metà del secolo
ha dovuto forzatamente attraversare tutte le trappole e le tensioni dell’epoca,
e ogni volta nella loro forma estrema. Un dolente, incompreso sorriso appare in
un tale uomo quando l’Occidente vuole sorprenderlo o sconvolgerlo. Perché ogni
volta si tratterà, al più, di una ripetizione attenuata di qualcosa che laggiù
è già avvenuto. È parte della grandezza di Miłosz aver conservato intatta la
forza del ricordare. Guidati da quella forza, siamo qui spinti a immergerci,
con stupore, in una selva di dettagli che la storia ha condannato. Così le
strade di Parigi come l’intreccio delle generazioni e dei caratteri finiscono
per fissarsi in immagine: «re addormentati in un groviglio di gigli di pietra,
simili a disseccati insetti invernali». La mia Europa uscì a Parigi nel 1959.
ksiazka | |
tłumacz | F. Bovoli |
liczba stron | 355 |