Il lettore di impronte digitali
- Producent: Donzelli
- Autor: Ewa Lipska
- Kategorie: poezja , literatura polska po włosku
- Kod produktu: 9788868435868
- Dostępność: W magazynie
-
cena: 70,90PLN
Un verso randagio
vagabonda nella materia oscura della carta. Non ha padroni. L’autore l’ha
lasciato in balìa del destino. Orfano di parole.
A volte i versi
sono come cani abbandonati che abbaiano alla poesia.
Vincitrice di
numerosi premi letterari nazionali e internazionali, Ewa Lipska è considerata
la più grande poetessa polacca vivente. Tradotta in oltre venti lingue, tra le
quali inglese, francese, tedesco, russo, danese, ebraico e spagnolo, è autrice
anche di testi in prosa, canzoni e opere teatrali. Questa raccolta affronta un
tema molto caro alla poetessa, il paradosso degli esseri umani, condannati
all’impossibilità di comprendere loro stessi e il mondo enigmatico in cui
vivono. La solitudine dell’individuo diventa ancora più evidente nell’era di
internet, nella quale una rete sembra unire «i nostri file virtuali di corpi»,
dove «ci baciamo con miliardi di bocche», mentre in realtà emerge drammaticamente
l’impossibilità di un incontro tangibile e autentico. La realtà virtuale è una
metafora eccellente della nostra condizione esistenziale, poiché simula una
realtà effettiva che è dato conoscere solo in minima parte e nella quale
l’unico modo per avere certezza di ciò che siamo è rappresentato dalle nostre
impronte digitali. Anche l’amore, inteso come «luogo che non c’è, ma che
sento», è un frammento sfuggente di una vita che sembra essere una «forte
misura preventiva contro la morte», scorrendo lungo l’asse temporale del
ricordo e della memoria. La caducità e l’inafferrabilità della vita
corrispondono all’impossibilità di rispondere alle domande pregnanti
dell’esistenza, perché non sappiamo neanche «se è la storia che ha creato noi o
se abbiamo creato noi la storia. Se siamo solo l’eco di un cuore altrui». Il
paradosso e la metafora sono gli strumenti retorici con cui la Lipska
costruisce il proprio corpo poetico, creando un universo complesso nel quale
gli elementi scavalcano le usuali categorie di tempo e di modo e dove il tempo
diventa dilatato e reversibile. I versi della poetessa «come cani che abbaiano
alla poesia», in maniera straziante pongono il lettore, «orfano di parole», di
fronte all’assurdità dell’esistenza umana e lo accompagnano in un viaggio di
consapevolezza la cui meta finale è guardare sé stessi, dritti nell’abisso
Ewa Lipska è nata
nel 1945 a Cracovia, dove risiede. Le sue raccolte poetiche, molto note in
patria e all’estero, sono tradotte in numerose lingue. Ha iniziato a pubblicare
versi nel 1967 e da allora la sua attività non si è mai interrotta, neppure
negli anni più difficili della storia polacca. È autrice di testi di canzoni
famose, di un romanzo (Sefer), di feuilleton, di prose poetiche e poesie in
prosa. Nel 2016 ha debuttato come sceneggiatrice e, nello stesso anno, Il
lettore di impronte digitali è stato tra i finalisti del prestigioso premio
letterario Nike.
ksiazka | |
tłumacz | Marina Ciccarini |
liczba stron | 96 |