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  • Nowa Huta, la città ideale

Nowa Huta, la città ideale

Storia, arte, sociologia, letteratura di un sogno della polonia comunista

  • cena: 90,00PLN

Nowa Huta venne fondata nel 1949. Realizzata dal nulla e destinata alla classe operaia impiegata nell'industria pesante, la città, insieme alle vicine acciaierie, le più grandi della Polonia di allora, avrebbe dovuto rappresentare l'espressione materiale dell'ideologia imposta dal regime. Tuttavia si trattò di una vittoria effimera. Grazie alla caparbietà di Karol Wojtyła, allora arcivescovo di Cracovia, e di altri religiosi che decisero di seguirlo nel suo intento, Nowa Huta, la città senza Dio e senza una chiesa, finì paradossalmente per diventare uno dei più importanti baluardi della lotta per la libertà di culto religioso e per la democrazia.

Persa la sua funzione ideologica, oggi Nowa Huta rappresenta una delle più interessanti testimonianze dell'applicazione del realismo socialista in architettura. La sua struttura urbanistica, chiara espressione del funzionalismo, si propone come la realizzazione della città ideale attraverso i concetti di unità di vicinato, cit-tà-giardino, città-fortezza, residenza destinata al popolo e di architettura al servizio del regime. Nowa Huta è un museo a cielo aperto, un luogo da conoscere nei suoi molteplici aspetti. Il volume di Luca Palmarini ce ne dà assoluta conferma.

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liczba stron 186

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